Sarà che ci si sente tanto avviliti. Della serie, non
importa quanto fai, come sei, come hai conseguito i tuoi risultati …
L’importante è chi sei. E cosa hai in mano, possibilmente quali pezzi di carta
scritti a tuo beneficio.
TA-DA!!!!
Pensieri di uno studente x, scoraggiato dalla società
attuale. No raccomandazioni no party, bella roba. E questa è solo una delle
tante affermazioni: sono tutti corrotti, che vado a fare a votare.
Bhè, sì certo. Eppure mi sembra che il sentimento di fondo
di questi mesi sia stato ed è quello del cambiamento, l’abbattimento di questi
muri opprimenti, soppiantare la sfiducia con voglia di fare. Questi sono i
giovani, i loro pensieri positivi, la loro voglia di andare avanti, di valere
per il loro nome, non per il loro cognome. Quindi chiedo due cose, una letterina a Babbo Natale,
chiamatela come volete: un po’ meno “schifezze all’italiana”, e un po’ più di
orgoglio italiano. Informateci decentemente, ritorniamo a quell’integrità di
valori tanto predicata, riappropriamoci della nostra forza e intraprendenza
giovanile. Sentiamo di nuovo nostro il voto. Andate alle urne, dato che una
delle possibilità è ridare indietro la scheda nel caso in cui voi non vi
sentiate rappresentati.
Possiamo sognare un futuro con le carte da noi conseguite e
non con quelle firmate dagli altri per noi?
Flavia Lamagna
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