mercoledì 20 febbraio 2013

Se non voti ti fai del male

Se non voti ti fai del male.

È questo il punto: la democrazia ci ha dato come opportunità per esprimere le nostre preferenze il voto.

Ma non prendiamoci in giro:c'è la sfiducia verso tutto e tutti, ci sono i processi, ci sono le urla, c'è la voglia di rimanere a casa e sperare che rimangano senza lavoro. Eppure è proprio il voto la nostra possibilità di mandare via il marcio, anche dicendo : “IO NON MI SENTO RAPPRESENTATO”.

La campagna elettorale ha tentanto di indirizzarci verso la miglior scelta, anche se alcune volte sembrava di essere al mercato. I motivi per cui vengono richiesti i nostri voti sono ragioni importanti: riguardano noi, la nostra famiglia, il nostro futuro. Cosa c'è di più importante per un ragazzo di avere la certezza di un futuro (lavorativo, sociale ecc.)?

È partito tutto con la scuola: i precari in piazza. Poi gli studenti. Poi i lavoratori sulle torri. Le donne. Per cosa? Per la giustizia, in nome della nostra preziosa Costituzione, per l'informazione, per il lavoro, per il diritto allo studio, per le pari opportunità. Il voto è l'apice, la forma più alta di libertà. È un'arma: la più bella in un Paese democratico. Dobbiamo sentirci partecipi all'interno del nostro Stato. Vogliamo combattere per il futuro della penisola, nostra madre, il cui destino è strettamente legato al nostro. Cade l'Italia, cadiamo noi. Facciamo in modo che chi se ne voglia andare all'estero ci vada perchè lo desidera, non perchè è costretto. È il nostro mezzo per scegliere, e poi esigiamo esigiamo esigiamo. Perchè il mio voto ti ha fatto salire al Governo, con il mio voto ti ho dato la mia fiducia, ti ho chiesto di rappresentarmi: e quindi esigo che ti renda conto della responsabilità di cui ti ho investito. Esigo che, conformemente alla legge, tu esaudisca i miei voleri.

È la nostra occasione di ricominciare, di ricostruire tutto daccapo. Se non voti ritorneranno gli stessi di prima, dove, abbiamo visto, ogni speranza in loro riposta è nulla.

Noi possidenti dell'elettorato attivo.

Ci vediamo il 24 o il 25 Febbraio.

Abbiamo combattuto tanto per questo diritto, come per le assemblee,la scuola, il lavoro. Partecipiamo e difendiamo ciò che è nostro.

Flavia Lamagna

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